Aston Martin incarna il fascino britannico: silhouette scolpite, presenza scenica e quel perfetto equilibrio tra eleganza raffinata e temperamento da vera sportiva. Se cerchi un'auto che ti faccia sentire protagonista ovunque, con interni sartoriali e personalità da gran turismo, preparati a innamorarti... e a doverci mettere un po' di pazienza con il conto.
Aston Martin ha costruito la propria leggenda su proporzioni eleganti e superfici scolpite: le forme rimangono riconoscibili, con cofano lungo, fiancate nette e una presenza da gran turismo che non passa inosservata. La gamma attuale spazia dal DB12 al DBS Superleggera in versione coupé e convertible, passando per il più pratico DBX, il nostalgico Vanquish e il più concentrato Vantage, ognuno con un carattere ben definito. In strada queste auto non cercano di mimetizzarsi: attirano sguardi e comunicano artigianalità con dettagli come prese d'aria funzionali e finiture metalliche. Per chi valuta l'acquisto, l'aspetto è spesso il primo criterio: un'Aston è prima di tutto un biglietto da visita su ruote.
Gli interni puntano su materiali pregiati e assemblaggi curati, pelle, inserti in fibra di carbonio e cuciture a vista che danno una sensazione tattile immediata di valore. L'approccio è oggi più digitale rispetto al passato, con cruscotti parzialmente digitalizzati e touchscreen centrali aggiornati pur mantenendo comandi fisici per le funzioni principali; l'ergonomia privilegia la guida ma non sacrifica il comfort dei passeggeri anteriori. Rivestimenti e dettagli sono spesso personalizzabili, così che l'abitacolo diventi un ambiente su misura piuttosto che una semplice plancia. Nel complesso l'abitacolo comunica esclusività, senza scimmiottare tech sterile: è lusso che si vive, non solo che si guarda.
Il DBX rimane la scelta più pragmaticamente spaziosa, con volumi di carico nell'ordine di grandezze familiari (intorno ai 600–650 litri a seconda della configurazione), mentre le coupé come DB12 o Vantage offrono bagagliai più contenuti, tipicamente tra i 300 e i 350 litri, sufficienti per weekend ma meno comodi per viaggi famigliare. La disponibilità di spazio per la testa e per le gambe varia molto: le sportive privilegiano il posto guida e sono quindi meno adatte a passeggeri posteriori adulti, il SUV invece è la scelta più sensata per chi cerca versatilità giornaliera. Anche il comfort delle sospensioni è tarato in modo che l'uso quotidiano non diventi una fatica, pur mantenendo un carattere da auto performante. In sintesi: si può usare un'Aston tutti i giorni, ma vale la pena scegliere il modello giusto per le esigenze pratiche.
La gamma alterna assetti pensati per il gran turismo a versioni estremamente performanti; i motori vanno dai V8 biturbo fino ai V12 nelle versioni top, con potenze che generalmente si collocano nella fascia 500–700+ cavalli a seconda del modello, e accelerazioni 0–100 km/h che possono scendere intorno ai 3,3–3,8 secondi nelle varianti più spinte. Lo schema delle sospensioni, il set-up sterzo e gli ammortizzatori attivi sono calibrati per trasmettere feeling e precisione senza diventare nervosi: l'handling è diretto ma con una progressività che favorisce la guida anche su strada normale. Le versioni coupé offrono maggiore connessione col fondo, il DBX privilegia stabilità e comfort su long haul, mentre DBS e versioni sportive spingono il pilota verso prestazioni più estreme. Il risultato è una famiglia coerente dove ogni modello ha il suo bilanciamento tra piacere di guida e usability.
Motori di alta cilindrata e assetti prestazionali si traducono in consumi che, in uso misto, tendono a collocarsi approssimativamente tra 10 e 14 L/100 km per i V8 moderni e salgono oltre i 14–16 L/100 km per i V12 più spinti; in città le cifre possono aumentare sensibilmente. Il serbatoio e il tipo di guida portano a autonomie variabili: con guida tranquilla si può ragionevolmente coprire diverse centinaia di chilometri, mentre uno stile sportivo riduce rapidamente l'autonomia. Oltre al carburante, vanno considerati costi di manutenzione e assicurazione superiori alla media premium, così come l'eventuale valore di rivendita che dipende molto dall'esclusività e dalla cura nella scelta delle opzioni. Per l'acquirente corretto, il costo d'uso è il conto da pagare per possedere un oggetto di forte personalità.
Gli ADAS disponibili includono controllo adattivo della velocità, assistenza di mantenimento corsia e pacchetti parcheggio con telecamere a 360°, ma non puntano a un'automazione totale: l'impostazione resta orientata al coinvolgimento del guidatore. L'infotainment è stato modernizzato con connettività smartphone (Apple CarPlay/Android Auto spesso disponibili) e sistemi audio premium opzionali, offrendo interfacce più immediate rispetto al passato. La filosofia è chiara: integrazione tecnologica senza perdere il feeling e la sensazione di un abitacolo costruito attorno al guidatore. Chi cerca gadget a basso sforzo troverà comunque assistenza, ma l'anima rimane manuale e calibrata.
La clientela ideale è composta da chi cerca un'esperienza di guida esclusiva e un'immagine forte, senza sacrificare comfort e artigianato: proprietari che vogliono un'auto da weekend capace anche di affrontare viaggi lunghi in stile. Chi desidera pura efficienza economica o massima praticità per la famiglia troverà alternative più razionali; chi invece valuta emozione, design e personalizzazione considererà Aston una scelta coerente. Infine, la gamma — dal Vantage sportivo al DBX SUV fino al DBS da gran turismo — offre opzioni per differenti stili di vita, a patto di accettare il premio che accompagna il marchio in termini di costi e attenzione nella manutenzione.
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